Questo blog (non ufficiale!) è dedicato al festival di cultura e musica dell'America degli anni '40 e '50 che si svolge tutti gli anni in agosto a Senigallia - Riviera Adriatica.
Reportages, news, programmi, personaggi, racconti, appuntamenti e pensieri sparsi con un unico comune denominatore:
il (mio) Summer Jamboree!
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martedì 22 aprile 2008

20-domande-20 ad Angelo Di Liberto

Tutto era iniziato un paio di mesi fa.

Chiesi ad Angelo Di Liberto (organizzatore e direttore artistico del Summer Jamboree, il festival di cultura e musica americana degli anni '40 e '50) se fosse disponibile a rilasciare un'intervista per questo blog.
Angelo si è dimostrato,
come sempre, molto disponibile, dandomi risposta affermativa.

Solo che... tra smarrimenti di mail, contrattempi e impegni organizzativi vari, l'intervista da "seria" si è via via trasformata in una chiacchierata scherzosa, che ha fatto divertire entrambi.
E, speriamo... anche chi leggerà le 20-domande-20.



1) Angelo Di Liberto: chi è?
Un mio omonimo anche lui con la mania degli anni ’40 e ’50.

2) A che età è nato il tuo amore per il Rock'n'Roll? Qual è stata la scintilla?
La mia memoria non arriva così in dietro nel tempo, ricordo un po’ di episodi all’asilo e poi un buco fino agli anni ’80 quando tutto cominciava a ricondurmi a quell’epoca.

3) Descrivi cos'è il Summer Jamboree a chi non lo conosce ancora...
Niente di più che la festa di un gruppo di amici con la passione per gli anni ’40 e ’50 che si è leggermente allargata!

4) Qual’è stata la molla che ti ha spinto a dar vita, nell'anno 2000, al primo Summer Jamboree?
Probabilmente aver conosciuto Andrea Celidoni! Si, direi che metà della colpa di tutto questo è sua. E poi un insieme di coincidenze, ma fondamentalmente darei la colpa a Celidoni!!!

5) Puoi raccontarci qualche aneddoto sulla nascita della manifestazione? E come è nato il trio organizzativo Di Liberto - Celidoni - Piccinini?
È nato tutto da una scommessa con l’allora Assessore Andrea Nardella, all’epoca portava i capelli col ciuffo e quando Celidoni me lo ha presentato mi è venuto subito spontaneo proporgli una giornata a tema come il Summer Jamboree. Abbiamo scommesso che se si fossero presentate alla festa più di 2000 persone lui si sarebbe rasato a zero. Tanto è stato grosso il risultato che da quella volta Nardella non si è più fatto crescere i capelli.
Il trio è nato perché io e Celidoni pensavamo solo al divertimento, allora ci voleva uno che ci inquadrasse, ma poi anche Piccinini si è scoperto essere uno di noi!

6) Quali sono state le maggiori difficoltà che avete dovuto superare all'inizio?
Sicuramente dover gestire alcune bands come i "Luky Linetti", personaggi che ancora oggi, dopo 9 anni, ci portiamo pesantemente dietro, prima come "I Belli di Waikiki" e poi come "Los Terribles de Tijuana". Luca e Paolo (i leaders delle bands in questione) infatti non ci hanno mai abbandonato - purtroppo!

7) Quanto ti impegna, come tempo e come risorse, l'organizzazione del festival?
Essendo arrivati prima, io e Celidoni siamo abbastanza liberi, facciamo fare tutto a Piccinini, che è arrivato dopo. Tra un po’ arruoleremo qualcun altro perché anche Piccinini vuole spassarsela assieme a noi...

8) La tua amicizia con Renzo Arbore: ci parli di lui?
All’inizio eravamo io, lui e Gianni Boncompagni ma poi Boncompagni non se l’è sentita di portare avanti solo il discorso swing, io e Arbore invece si e così siamo rimasti noi due. Lui è sempre super gentile con noi del Summer Jamboree e a dire il vero è proprio uno di noi (vedi punto 5 seconda parte).

9) E con il critico musicale Dario Salvatori?
Lui essendo un critico ha subito capito che siamo i migliori e assieme ad Arbore si è unito a noi. L’abbiamo contagiato a tal punto che ha imparato a ballare il Lindy-Hop e si è comprato una Studebaker del ’53.

10) L'ultima edizione del SJ ha notevolmente attirato l'attenzione dei media in Italia, ma anche nel mondo: qual è stato il servizio giornalistico o televisivo che ti ha fatto maggiormente piacere leggere e/o vedere?
Sicuramente "Gaia Duemila" dove apparivano le foto mie al fianco di Dita Von Teese e dicevano che Dita era tornata in Italia con Marylin Manson.

11) Sei riuscito a portare in Italia "the Killer" Jerry Lee Lewis: è stata dura?
No, in realtà ci hanno chiamato loro e alla fine gli abbiamo fatto un buon prezzo... ovviamente ci stanno pagando ratealmente ma possono finalmente dire di aver partecipato al S.J.


12) Sei anche riuscito ad affiancare alla leggenda vivente del Rock'n'Roll la regina mondiale del Burlesque: Dita Von Teese. E' stato difficile gestirli in contemporanea?
Dopo aver gestito i "Belli di Waikiki" e il loro seguito tutto sembra un gioco da ragazzi incluso gestire questi due personaggi che in realtà sono stati molto tranquilli e disponibili.

13) Un po' di gossip: raccontaci qualcosa della nottata trascorsa con Dita Von Teese in giro per Senigallia.
Ripeto: non ero io, era Marylin Manson (vedi articolo su "Gaia Duemila").


14) Immagino che avrai ricevuto messaggi di ringraziamento o di congratulazioni un po' da tutto il mondo: quali sono stati i più graditi e quali i più curiosi o bizzarri?
Uno che abita di fianco al Foro Annonario ci ha chiamato più volte per ringraziarci per la musica che arrivava forte e chiara nel suo appartamento, grazie a questo sua suocera se n’è andata di casa per 10 giorni, ci ha anche omaggiato ogni sera di un panino con la porchetta! Siamo diventati grandi amici.

15) Quale artista o gruppo esibitosi sul palco del SJ ti ha regalato più brividi?
Nel 2003 ci siamo esibiti anche noi organizzatori col jingle del Summer Jamboree, non è stato un successo ma è stata la prima e probabilmente ultima volta che ho cantato davanti a così tanta gente.


16) Quale ritieni sia stata la migliore edizione del festival tra le otto fino ad oggi tenute? Quale ti ha dato più soddisfazioni?
Sicuramente la prossima...

17) Molti "aficionados" del SJ dicono che qualche anno fa in quella settimana a Senigallia si respirava più aria Vintage mentre ora, con l'interesse del grande pubblico, il festival è stato invaso da folle di curiosi o personaggi che con l'America degli '40 e '50 non c'entrano niente (ad esempio i motociclisti che scelgono il SJ per radunarsi da tutta Italia): cosa rispondi?
Che da un paio di anni anche io vengo in moto... d’epoca ovviamente!

18) Il sito ufficiale del SJ è seguito da tutto il mondo: puoi rivelarci qualche statistica?
Sono centinaia di migliaia, li conosciamo tutti e sappiamo dove abitano.

19) Quali anticipazioni puoi darci sull'edizione 2008?
Che sarà la migliore!

20) Per concludere, ci confermi che il SJ rimarrà (a vita) a Senigallia?
Finché non abbiamo finito la trattativa per scaramanzia non ti dico niente, ti anticipo solo che nel nostro contratto in caso di spostamento abbiamo chiesto il trasporto gratuito in auto d’epoca per tutti i cittadini di Senigallia.


Angelo, ci lasci un tuo personale invito al SJ per la prossima estate?
Se non vi piacciono lo Swing e il Rock’n’Roll, dal 16 al 24 Agosto andate in vacanza altrove!!

2 commenti:

  1. bè direi che rispecchia il festival di cui ne è ideatore. Eclettico, imprevedibile, ironico e creativo.
    In bocca al lupo per le future edizioni e mi raccomando Libero continua così che sei il numero 1 a cogliere istanti indimenticabili.

    Spero un giorno di poter anch'io cantare "Sneigallia" al SJ.

    Fraska

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  2. L'ho intervistato (lui non si ricorda...), è riuscito a farmi perdere il filo del discorso e a mettermi seriamente i difficoltà nonostante la mia faccia tosta...Dicono in giro che se la tiri, con me è stato gentilissimo ed ironico...
    Vintageous

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