Questo blog (non ufficiale!) è dedicato al festival di cultura e musica dell'America degli anni '40 e '50 che si svolge tutti gli anni in agosto a Senigallia - Riviera Adriatica.
Reportages, news, programmi, personaggi, racconti, appuntamenti e pensieri sparsi con un unico comune denominatore:
il (mio) Summer Jamboree!
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venerdì 11 luglio 2008

"Tutta colpa della mamma" di Silvia

Un pensiero sul Summer Jamboree di Silvia


E’ il mio obiettivo fisso, quell’armadio, là in alto; il più scomodo da raggiungere, custodisce abiti e sottogonne, cose fantastiche, con un profumo lieve e buonissimo.
Ogni tanto, con la scusa di cercare una borsetta o una sciarpa nel guardaroba, parte l’avventura... provo di nuovo per la milionesima volta il vestito blu con i ricami a mano preziosi, la sottogonna, quello nero con i ricami di perle nere, e poi quello stile hawaiano, quello da sera, tutti, tutti ancora una volta.

La mamma mi parla di venti, trenta anni prima (che fatica capire cosa vuole dire “vent’anni fa” per me che di anni ne ho 13 o 14; e come può la mamma essere stata ancora più bella di così, lei, bionda, elegante, affascinante, che dice “quando ero giovane...”) e di quei tempi di poco dopo la guerra, della musica che si ascoltava dalle radio, dei primi universitari che erano stati in america o avevano frequentato gli americani e affascinavano le ragazze con il boogie-woogie.
Metto su un disco a 78 giri, uno di quelli di papà salvati dagli anni, dalle feste, dai mille ascolti e dalle puntine consumate; quasi sempre i Platters, perché il doo-woop è la nostra passione, e la mamma ricorda le prime feste, “controllatissima” dai fratelli, mentre io giro per ore su me stessa con i suoi vestiti, provando i passi di boogie o di mambo che lei si ricorda e mi ha insegnato.
Una magia perfetta.
Lei parla come vivesse di nuovo quei momenti e io sogno la vita di un mondo come avrei voluto fosse il mio.

Quando ti entra nel dna, la magia non ti lascia mai più.
Basta un accenno di quella musica, di qualsiasi cosa legata al sogno, e torni nel tuo sogno.

E allora, molti anni dopo, un vecchio amico, appassionato dei ’50 , di musica, di harley, di r’n’r’, mi fa fare un ballo, un rock’n’roll; porta il gruppo degli amici nei locali dove suonano Luca Balboni con i suoi Jumpin' Shoes o i Good Fellas; parla di questa follia di un ragazzo di Senigallia che si è inventato un festival musicale che trascina appassionati da tutto il mondo, di gente che suona, balla, che vive un sogno anni 50, che vive per qualche giorno un mondo come avrebbe dovuto essere, più semplice e gentile, e pieno di swing.
Improvvisamente ti viene un brivido, torna la magia, ti emoziona il sapore, mai dimenticato, della felicità dei pomeriggi con i vestiti e la musica di anni favolosi.
La musica, il ballo, la gente, la Rotonda, tutto.

Quando vai per la prima volta al Summer Jamboree non sei preparato, mai, qualunque cosa ti abbiano raccontato o detto.
Non puoi davvero sapere cosa ti aspetta, fino a che non sei lì, e vivi una vita che volevi vivere, ascolti la musica che volevi ascoltare, suonare, ballare.
La vita che hai sognato, per qualche giorno, non è altro che la vita vera, e allora chiudi fuori tutto quello che hai lasciato a casa; sorridi alle centinaia di persone che sono come te, lì a vivere un’emozione d’altri tempi, perché quelli sono gli altri abitanti del tuo mondo, non sai e non ti interessa chi sono o quel che fanno nella vita di tutti i giorni ma condividi con loro valori, passioni e sogni, e questo è un regalo che non ha prezzo.
Ascoltando i Teenagers ti accorgi che ti sei messo a piangere; e piangi perché tanta bellezza ed emozione insieme non trovano altra via; poi ti guardi intorno e di gente con le lacrime agli occhi intorno a te ce n’è tanta...
L’attesa non è lunga, né faticosa, perché ogni volta che pensi a Senigallia sai che il tuo mondo privato e felice ti aspetta, non mancherà, non ti deluderà.

Arrivederci allora, al Summer Jamboree, e grazie mamma per il tuo armadio di felicità che mi hai regalato.

2 commenti:

  1. Testimonianza scritta utilizzando tutti i 5 sensi, complimenti!

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  2. Leggere questo scritto è stato come iniziare a scaldare i motori in vista della nuova baldoria. Grazie.
    Adalberto "BoogieWorld"

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