Questo blog (non ufficiale!) è dedicato al festival di cultura e musica dell'America degli anni '40 e '50 che si svolge tutti gli anni in agosto a Senigallia - Riviera Adriatica.
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il (mio) Summer Jamboree!
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lunedì 20 agosto 2007

è tempo di Big Hawaiian Party

Fonte: Summer Jamboree

Big Hawaiian Party SenigalliaTutti la aspettano, ne parlano, ricordano quella dell’anno precedente, chiedono, si informano quand’è, dove.
È il Big Hawaiian Party, immancabile appuntamento del “Summer Jamboree” che quest’anno si svolgerà sulla spiaggia libera del lungomare Mameli di Senigallia, lunedì 20 agosto 2007, dalle 18 fino all’alba.
La fama di questa grande inimitabile divertente festa “hawaiian style” che ogni anno richiama sempre più appassionati e curiosi sulla spiaggia di velluto, ha fatto il giro del mondo grazie al passaparola.
Grazie ai racconti di chi ne parla e ogni anno ritorna per togliersi le scarpe e indossare una collana hawaiiana e ballare sulla sabbia per tutta la notte.
Grazie anche all’esultanza con cui l’ha commentata qualche anno fa un mito come Freddie Bell.
Dopo esserci stato, ha infatti esclamato “Le Hawaii? Quando torno negli States dirò che stanno qui a Senigallia!”.
Gare di limbo, balli in riva al mare, camici hawaiiana, cocktail fruttati, ghirlande di fiori, tramonto rosso sul mare, onde di sabbia fina e tanta musica.
Certamente lo scenario della spiaggia di velluto popolato dagli appassionati di cultura e musica anni ’40 e ’50 in arrivo da tutto il mondo, evoca le suggestioni dell’isola esotica più famosa del nord America.
I dj a cui è affidato il compito di accendere il Big Hawaiian Party e mantenere intense le vibrazioni polinesiane per tutta la notte dalle 23.30 in poi, sono due assi del divertimento che il fedelissimi del Festival conoscono, ovvero dj Lemon Squeezer & Tropicana Joe.

Il Big Hawaiian Party, organizzato nell’ambito del Summer Jamboree in collaborazione con "Il Mascalzone", sarà inoltre movimentato da due band live assolutamente da non perdere, presentate da Miss Lara (cantante dei Jumpin’ Shoes): gli Honolulu Hula Boys e The Rapiers.


Repertorio hawaiian style, gli Honolulu Hula Boys sono quattro esperti e versatili musicisti italiani insieme dal 2005: Savino Lattanzio alla lap steel guitar, Riccardo D’Angelo alla voce e all’ukulele solista, Giordano Pietroni al contrabbasso e Francesco Vitale alla batteria.
Dalle 19 inizieranno a suonare brani swing con testi in parte inglesi e in parte hawaiani (hapa haole songs) e classici del periodo riarrangiati con gli strumenti tipici delle isole.


Alle 22, chiunque abbia in sé anche solo un granello di anima vintage, non staccherà occhi e orecchie dal concerto de The Rapiers, band britannica a dir poco strepitosa, con uno stile late ’50s e ‘60s che al “Summer Jamboree” uscirà da chitarre ed effetti d’epoca.
Parliamo di Stratocaster originali messe a disposizione da uno dei più grandi collezionisti europei, Flavio Camorani.

The Rapiers sono una delle migliori band di rock and roll strumentale in circolazione, osserva il direttore artistico Angelo Di Liberto. E proprio l’ascolto di “Apache” degli Shadows ha condizionato per sempre la vita di Colin Pryce-Jones, leader della band per sua stessa ammissione. Dal canto loro, i quattro musicisti di Londra, Colin Pryce-Jones, Brad Dallaston, John Tuck e Neil Ainsby si considerano “la migliore band degli anni Sessanta dagli anni Sessanta”.
Anche se il loro nome non è tra i più noti della scena, hanno un’esperienza mostruosa dovuta ai numerosi concerti fatti come backing band per altri artisti rock britannici.
Sono stati i Savages per Screaming Lord Sutch, i Dakotas per Billy J Kramer, i Bruisers per Terry Bruce, Dene Aces per Terry Dene e i Wild Boys per Heinz The White Tornado. I Dreamers di Freddie Garrity? Sono sempre loro. Al “Summer Jamboree” suoneranno con chitarre e effetti d’epoca concesse da un collezionista emiliano. Fender Stratocaster originale, eco a nastro e altre memorabilia che insieme con il loro modo di suonare stupiranno il pubblico di appassionati, anche senza esibirsi nel loro singolo di successo.
A questo punto – scherza infatti sul palco Colin Pryce-Jones – la maggior parte delle band direbbe che è arrivato il momento del loro pezzo più famoso che ha scalato le vette della Top 10. Noi non ce l’abbiamo. Allora ecco a voi il nostro più grande pezzo mancante”.

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