Dal 3 all'11
agosto, il Summer Jamboree di Senigallia rende omaggio al
grande uomo in nero con una prestigiosa mostra in arrivo da
Bologna: “Johnny Cash: we are all men in black”.
La mostra, allestita a
Palazzetto Baviera - Sala del Fico, raccoglie scatti unici realizzati da
Jim Marshall, fotografo ufficiale e amico di Cash.
Aperta dalle 18 alle
24.30. Ingresso gratuito.
INAUGURAZIONE: SABATO 3 AGOSTO ORE 19
Una mostra dedicata a “the man in black” Johnny Cash.
Anche quest'anno, il “Summer Jamboree” di Senigallia (Marche - AN) rende omaggio al grande uomo in nero del rock and roll e lo fa con una prestigiosa mostra fotografica dal titolo “Johnny Cash: we are all men in black”, che raccoglie alcuni degli scatti più significativi realizzati da Jim Marshall, fotografo “ufficiale” nonché amico di Cash.
La mostra presentata da Ono
Arte Contemporanea in collaborazione con l’Associazione Culturale
Summer Jamboree e il Comune di Senigallia (e in arrivo da Bologna dove ha già riscosso un notevole successo), sarà allestita a Palazzetto
Baviera di Senigallia, nella Sala del fico, per tutta la
durata del Festival, dal 3 all’11 agosto (aperta dalle 18 alle 24). Inaugurazione il 3 agosto alle 19.
Si tratta di un lungo e toccante racconto fotografico in 40 scatti inediti per l’Italia,
che testimonia non solo la vitalità di un artista come Cash e la
longevità della sua memoria, a dieci anni dalla sua morte, ma anche la
forza e l'intensità dell'uomo dietro l'artista.
Dopo essersi incontrati a New York nei primi anni Sessanta, inizia il lungo sodalizio creativo tra Jim Marshall e Johnny Cash, tanto che il fotografo divenne l’unico ad avere accesso illimitato al set di “The Johnny Cash Show”.
Sullo sfondo dei violenti anni Sessanta e Settanta americani, in cui lo
Stato è impegnato in dure battaglie contro la diffusione dell’uso
dell’alcool e droghe, Cash decide, nel 1968, di registrare un intero LP
all’interno della Folsom State Prison, California. Supportato da Bob
Johnstone – già conosciuto per aver lavorato con Bob Dylan e Simon and
Garfunkel - e con Jim Marshall al seguito, Cash incide l’album poi entrato negli annali per essere uno dei suoi più grandi successi. Di questa performance, numerose sono le immagini di Marshall (oltre alla cover dell’album): in modo partecipato, le
fotografie narrano non solo il momento performativo vero e proprio, ma
anche il backstage, i momenti di pausa e di convivialità.
Dopo
questo successo, la “Columbia Records” dà a Johnny Cash il “via libera”
per incidere il suo secondo album dal vivo all’interno di un
penitenziario. Questa volta siamo alla San Quentin Prison e proprio
durante questo live, Jim Marshall ci restituisce l’immagine - forse la
più nota e iconica – del musicista. Dito medio alzato e sguardo dritto
in camera, lo scatto è la risposta di Cash all’affermazione di Marshall:
«John, let’s do a shot for the warden».
Tra il 1969 e il 1971, la ABC
manda in onda “The Johnny Cash Show”. Nel primo episodio, che risale al 7
giugno, Bob Dylan che adorava Cash, si esibisce sul palco del
Nashville’s Ryman Auditorium.
Oltre a queste immagini, fondamentali sono anche quelle che ritraggono Johnny con la moglie June e il figlio, John Carter Cash, l’unico nato dalla loro unione. Questi scatti sono veri e propri spaccati
di vita vissuta.
Per gli appassionati è inoltre disponibile il catalogo
Pocket CASH by Jim Marshall, edito da Chronicle Books.
La mostra a ingresso gratuito sarà visitabile per tutta la durata del Festival dalle 18 alle 24.30
all photos © Jim Marshall Photography LLC
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